Ieri ho ricevuto su Messanger un messaggio da Ilaria, che io non conosco, genovese, genoana, ma questo è del tutto ininfluente. Se Ilaria fosse stata doriana, juventina, laziale, non sarebbe cambiato niente.
La partita di Ilaria tuttavia assomiglia molto alla battaglia del nostro Genoa, che cerca una salvezza sportiva, mentre lei chiede molto di “meno”, cioè molto di “più”, qualcosa che le spetterebbe di diritto, di poter salvare la propria attività, la propria vita e quella della propria famiglia.
Ilaria gestisce insieme a Giovanni la Baracchetta di Belvedere a Genova Sampierdarena.
Ieri pomeriggio mi ha mandato un messaggio molto dolce e molto pacato, in cui mi confida la sua preoccupazione:
“Ciao Luca scusa il disturbo, posso chiederti una gentilezza? Sono la mamma di 3 splendide bambine, e insieme a mio marito 5 anni fa abbiamo deciso di metterci in proprio. E tutto girava bene. Purtroppo il 2020 è stato un anno terribile per noi, con il covid-19 che ha messo in ginocchio molte famiglie e commercianti nel mondo della ristorazione come noi.
Io gestisco una società Arci, e dopo quasi 14 mesi ora è diventata veramente dura. Dura continuare a pagare le bollette, che continuano ad arrivare a fronte di entrate che non abbiamo più da mesi, dura avere fiducia nel futuro, dura ripartire. Io non voglio e non posso perdere le speranze, perché questo è il mio lavoro, la vita mia e della mia famiglia. Ma noi Arci siamo stati letteralmente dimenticati.
Alcuni amici ci hanno aiutato ad aprire una raccolta fondi per non far chiudere la società che gestisco, sul sito gofundme, e credimi, te lo dico con il cuore, con il solo obiettivo di saldare queste bollette nella speranza di poter ripartire presto e riuscire a salvare la nostra unica fonte di sostentamento, salvare la nostra famiglia, la nostra vita.
Posso chiederti se anche tu puoi aiutarci?! Sai a volte chi ha più conoscenze può dar voce a chi non ne ha più. Magari una parola in più ci aiuta a far crescere la nostra raccolta, a tenere alta l’attenzione sul nostro mondo, sui problemi reali delle persone in questo anno terribile.
Grazie mille, e sempre forza GENOA. Spero che il mio papà dal Terzo Anello mi tenda una mano e mi aiuti in questa salita, perché io sono davvero stanca e a volte non sono sicura di avere la forza per resistere a tutto questo. Grazie ancora e scusa per il disturbo, e se riuscirò a non perdere mio locale vi aspetterò tutti e faremo una grande festa per tutti noi Grifoncini.”
Come potrei non rispondere a questo messaggio? Come potrei non dire nulla, non provare a fare qualcosa?
In fondo all’articolo troverete il link alla raccolta fondi, anche se questi 14 mesi hanno portato allo sfinimento emotivo ed anche economico tante persone come Ilaria e la sua famiglia. Ma questa è la prima cosa che io come Luca, e che noi come ONEGENOA abbiamo fatto ieri sera in diretta sul Canale 17, insieme a Viola Cordone che ha letto in modo molto intenso ed emozionante il suo messaggio, a Simone Ferrero e a Niccolò Novello.
Io dico ad Ilaria di tenere duro perché siamo vicini alla fine dalla salita; dico ad Ilaria che non può mollare per le sue 3 bambine; dico ad Ilaria che continuerò io, come Luca, e noi, come trasmissione ONEGENOA, a parlare di lei e della sua Baracchetta; dico ad Ilaria che se ha bisogno di me e della mia chitarra nel suo locale per fare un sottofondo musicale alle persone che presto ceneranno da lei io ci sarò, gratuitamente, come ho promesso; dico ad Ilaria che andremo a fare un servizio da lei per la nostra trasmissione molto presto; dico ad Ilaria che sono certo, anche se non posso dimostrarlo, che il suo papà vegli su di lei e che le darà la forza di superare questo momento; dico ad Ilaria di essere genoana fino all’essenza profonda di tutto questo, contro tutto e contro tutti, fino all’ultimo secondo, dell’ultimo minuto, dell’ultima partita.
Dico ad Ilaria, e a tutte le persone che come lei stanno affrontando una partita troppo difficile, che le partite finiscono sempre ben oltre il novantesimo, e che questa partita non è affatto finita.
Dico ad Ilaria che questa partita alla fine la vincerà lei, e noi saremo nel suo locale a festeggiare insieme. Molto presto.
Con affetto,
Luca Canfora