La buonanima di mio papà era sampdoriano. Non di quelli accesissimi ma comunque proveniente da una famiglia del proletariato sestrese, gente del popolo tutti sampdoriani , di quelli che “prima del 46′” tifavano Sampierdarenese. Mia mamma , invece anche lei volata in cielo un po’ troppo presto era genoana , non particolarmente “tifosa” ma comunque figlia di un grande genoano nato e cresciuto in P.zza Cavour.
Il papà ci provò eccome , quando ero piccolo a “traviarmi” tanto che , si vantava e mi canzonava , da ragazzino di essere si, genoano, ma di aver visto la prima partita della vita , a 5 anni portato da lui, nel vecchio Ferraris a vedere la Sampdoria e precisamente intorno credo al 1980…avevo 5 anni. Fu un Sampdoria-Parma 5-0…dove a colpirmi fu la maglia dei “crociati” perchè mi pareva una “roba strana”. Ricordo solo quello e altri bambini con cui giocavamo sotto la tribuna con una palla fatta di giornale senza minimamente guardare la partita che si stava svolgendo.
Allo stadio ritornai a 8 anni ..i casi son 2 …o ero maturo per il profumo dell’erba e per la curiosità di vedere cosa accadeva dove TUTTi guardavano…..oppure fu la magia delle maglie rossoblù, giacchè stavolta fu lo zio materno, genoanissimo, a portarmi al campo. Ricordo l’elicoidale per salire in gradinata e il già citato penetrante odore d’erba , una cosa incredibile.
Da quel giorno diventai “malato di Genoa” . Fu proprio da quella partita che non ricordo con precisione ma che fu la prima che vidi del Genoa . Incomiciai a conoscere i nomi dei calciatori : Martina , Romano , Testoni , Policano , Antonelli, Briaschi…..ma più di tutti nel cuore mi rimase Peters, il biondo olandese che uno o due anni dopo mi firmò il retro del biglietto di carta di ingresso per lo stadio . Il biglietto dello zio che passammo dalle griglie al buon Johannes, con una penna, mentre la squadra si riscaldava nel pre-partita sotto la sud.
Vedere un calciatore avvicinarsi..e passarmi quel pezzo di carta autografato mi faceva quasi tremare dalla timidezza, coi battiti del cuore a mille. Se ci penso oggi mi viene da sorridere , ma sono momenti che per chi ama il Genoa restano nel cuore e nella mente , indelebili, per tutta la vita.
Riccardo Repetto