Il piccante è tutto nella coda.
Prima al minuto ottantotto, la frittata pare servita, retropassaggio un po’ avventato ed Agostino con i piedi tocca l’avanti della Roma.
Il rigore pare esserci ma fortunatamente l’arbitro, forse ingannato da un tuffo un poco accentuato, non lo concede.
Nei quattro di recupero Agostino prima sventa bene con un tuffo sulla sua sinistra un tiro velenoso e, sull’azione successiva, esce con convinzione per pulire l’area da un cross velenoso.
Tutto qui quanto prodotto dalla capolista capitolina in una ripresa che la vedeva obbligata a produrre gioco dopo lo svantaggio della prima frazione.
La gara infatti inizia su discreto ritmo.
Bene il Genoa che si schiera nel consueto modulo anche se tra gli interpreti mancano Dumbruvanu, in panchina, reduce dalla sua nazionale, e soprattutto Estrella colpito dal COVID.
Al minuto ventidue la svolta della gara; ma
prima del vantaggio rossoblù, il portiere romanista compie tre ottime parate a testimonianza di come il Grifone sia ben partito.
La rete arriva con Kallon che ribadisce di testa in rete una ennesima parata di Mastrantonio su un sinitro di Besaggio. Il ragazzo dimostra scaltrezza esplosività fisica e senso della rete.
Sul finale di prima frazione è il Genoa a recriminare ma l’arbitro lascia correre.
Bene, bene, la classifica che, ancorché la giornata non sia ancora conclusa, vede il Genoa quinto in piena zona playoff.
Una menzione particolare a mister Chiappino che ha plasmato una buona squadra con talento e soprattutto sacrificio.
Primavera: Genoa Roma 1 – 0
