La lotteria dei rigori.
Signorini che esce dallo spogliatoio in lacrime e tu sei in macchina, di ritorno dai quarti di finale di un torneo calcistico con la tua squadra.
Al goal di Delvecchio il tuo allenatore, che guida la Uno Fire, sbanda e vedi la morte in faccia.
Ma c’é ancora una speranza.
Il giorno dello spareggio tu hai la semifinale del torneo.
Pensi alla tua partita ma dietro alla porta c’é uno con la radiolina, senti tutto.
Il goal di Vlaovic, le parate di Spagnulo, il goal di Skuhravy.
Poi non senti più nulla, cambi porta e dietro la porta esposta a nord c’é una scala.
La tua partita finisce ai rigori. Quella del Genoa pure.
Tu non sei mai andato ai rigori, é la prima volta e sogni di vincere parandone 2.
Il destino vuole che le 2 squadre del tuo cuore, quella Verde e Blu, la Calciotegliese e quella Rossa e Blu, siano contemporaneamente alla lotteria dei rigori.
Ti sistemi in porta, fai il segno al centro con la suola della scarpa sulla terra battuta e ti scaracchi i guanti.
Ed eccola li, la radiolina, che rispunta dietro di te.
Ora, non so voi, ma io sono un genoano abbastanza scaramantico.
Se il Genoa vince e sono vestito in un certo modo, per le partite successive mi vesto uguale.
Se decido di non ascoltare la partita in trasferta per non patire, trovare qualcuno che mi da segnali, anche involontari, su come sta andando mi mette parecchio di cattivo umore.
Bene, sei in porta dunque.
Fai un segno all’ arbitro di aspettare un attimo.
Ti avvicini alla rete da dentro la porta. Chiedi al signore di abbassare la radio.
Ti risponde di no.
Gli chiedi se é Sampdoriano.
Ti fa il segno del pollice verso come a dire “andate giù” e ti dice di si.
Nella tua mente di giovane portierino genoano hai una visione premonitrice:
Tu che lo indichi da lontano dopo avere parato l’ultimo rigore, corri verso di lui, e lo malmeni. Cosa che poi vedrai fare, pari pari a quel misurato omino di Soviero a Venezia.
Ma non fai nulla. Ci devi convivere.
Parte la sequenza dei rigori. La tua e quella del Genoa.
Van’t Schip (Genoa) gol.
Biasetti (clctgls) gol. (1-0)
Fontana G. (Padova) parato
Tizio (arenzano) lo pari. (1-0)
Ruotolo (Genoa) gol.
Cadeo (ctgls) gol.(2-0)
Cuicchi (Padova) gol.
Caio (arenzano) gol.(2-1)
Marcolin (Genoa) parato
Di Mari (ctgls) gol (3-1)
Perrone (Padova) gol
Sempronio (arenzano) gol(3-2)
Bortolazzi (Genoa) gol
Giomelli (ctgls) gol (4-2)
Vlaovic (Padova) gol
Taldeitali (arenzano) gol (4-3)
Skuhravy (G) gol
Rossi (ctgls) gol(5-3)
Balleri (P) gol
Cicciolino (arenzano) gol(5-4)
Galante (G) fuori
Meazzi (ctgls) fuori (5-4)
Kreek (P) gol
Ginetto (arenzano) lo pari. (5-4)
Corri felice verso i tuoi compagni, li hai portati in finale parando due rigori, ma vedi dietro alla porta il tizio con la radiolina esultare insieme a due scemi come lui. Ti siedi a centrocampo. Piangi.
Ti ricordi ancora la sensazione straniante di te che piangi, i tuoi compagni che esultano su di te, il caldo di quel pomeriggio.
Ti rialzi, corri dietro alla porta, strappi la radiolina al tizio e gliela spacchi in terra.
Sì, in 38 anni di vita quello é il gesto più violento che tu abbia mai fatto.
Tua mamma si scusa con il tizio e gli da 10000 lire per la radio.
Poi lo manda a fare in culo.
Tu non fai la doccia. Non riesci a muoverti.
Il Genoa é in B.
La tua squadra in finale.
Tu sei all’ inferno.
Ci starai per 10 anni, e ti ci abituerai.
Ma arrivera’ un’altra finale, un altro spareggio. Ma stavolta finira’ diversamente.
Ci arriveremo.