ROMA – Respinto il ricorso della Lazio, la partita con il Torino si deve giocare. Ecco il verdetto arrivato dalla Corte Sportiva d’Appello dopo il dibattimento andato in scena ieri. Niente 3-0 a tavolino come aveva chiesto il club biancoceleste. Lotito non si arrende, è pronto a portare la questione al Collegio di Garanzia del Coni.
Nel dispositivo, firmato dal presidente Piero Sandulli, si evidenzia: “Pertanto, correttamente, il Giudice Sportivo si è arrestato di fronte al chiaro disposto dell’ultima nota della ASL di Torino, “la quale il 1° marzo, tempestivamente rispetto all’incontro previsto per il 2 marzo, integrando e chiarendo, seppur a richiesta, la portata del proprio precedente atto del 23 febbraio ha specificato che il provvedimento contumaciale perdurava fino a tutto il 2 marzo 2021”, ritenendo, quindi, che tale atto integrasse il c.d. factum principis, che ha impedito la prestazione da parte della Società F.C. Torino S.p.A. in relazione all’incontro di calcio Lazio-Torino; atto che, lo si ribadisce, non era e non è sindacabile da parte degli organi di giustizia sportiva. Quanto, infine, al secondo motivo di ricorso con il quale la Società reclamante stigmatizza la condotta tenuta nella fattispecie di cui è giudizio dalla Società F.C. Torino S.p.A. che non sarebbe stata improntata ai canoni della lealtà sportiva e della correttezza e che, per ciò solo, giustificherebbe l’applicazione della sanzione di cui all’art. 53 delle NOIF, ovvero la sconfitta per 0-3, questa Corte non può esimersi dall’evidenziare che, in effetti, il provvedimento, a carattere interpretativo, adottato dall’ASL di Torino in data 1 marzo 2021 desta più di una perplessità; ed invero, un atto amministrativo, peraltro con finalità di prevenzione della salute collettiva a fronte della più grave emergenza sanitaria della storia moderna dell’umanità, non può produrre effetti dal giorno successivo alla sua adozione, alla stregua di un atto giudiziario”.