Il capitano del Genoa parla dell’ex tecnico viola, che lui ha avuto in rossoblu: “Non è uno disposto a mollare. Quota salvezza a 40 punti”
Domenico Criscito, difensore e capitano del Genoa, parla alla Gazzetta dello Sport anche di Prandelli, tecnico che ha avuto proprio in rossoblu: “Conosco bene il mister, ci ha allenato due stagioni fa. Non è un allenatore disposto a mollare, lavora con passione. Se così ha deciso, penso che fosse davvero stanco. Una scelta da rispettare, e non facile da prendere avendo dovuto lasciare proprio la Fiorentina“.
Essere leader in questo Genoa, logora? “Ti toglie qualche energia mentale, ma non è un ruolo faticoso. Qui è nato il calcio in Italia, per me è solo orgoglio”. Ora punta a quota 200 presenze con il Genoa, e al 3° posto assoluto per presenze: “Due traguardi importanti, ma alla fine nella storia restano solo le salvezze del Genoa. A quella puntiamo. E in fretta”.
Avete svoltato a fine dicembre con il fattore-Ballardini. “Il mister ha inciso tanto. Il cambio di allenatore certifica il fallimento di quanto fatto prima da parte di tutti. Ha pagato l’allenatore, cioè Maran. Il nuovo mister ha portato qui la sua energia, la conoscenza del calcio e della piazza. Siamo contenti del nostro percorso. Il suo principale merito è stato quello di lavorare sulla nostra testa. Il resto è stato una conseguenza”.
SALVEZZA. “Serviranno una quarantina di punti, come al solito. Ma, soprattutto, farei notare che restare in A dipende da noi: siamo padroni del nostro destino. Ora dimostriamolo”. Ballardini sostiene che mai come quest’anno c’è stato così tanto equilibrio in coda. “Concordo. Penso agli organici importanti di Cagliari, Torino e Parma. Ma è meglio guardare al nostro campionato, non a quello degli altri”.