Il giocatore passato da Genoa(volutamente scritto così)di oggi è…….
GIOVANNI STROPPA.
L’ex allenatore del Crotone è stato davvero un bel centrocampista.Nasce a Mulazzano ,nel lodigiano nel 1968,famiglia contadina e per di più in una cascina,avere una nonna sorella di latte di Fraizzoli(presidente Inter) avrebbe potuto cambiare la sua carriera.
Infatti fa un provino con i nerazzurri che però non si fanno più sentire e Giovanni entra così nel Milan dove farà tutta la trafila fino alla prima squadra.
Il giro prestiti lo porta a Monza per un biennio ma la prima chance importante sarà la Lazio dove però verrà impiegato esterno destro.Sarà nel Foggia guidato da Zeman che Stroppa esploderà con record di gol e approdo in azzurro.
Il ritorno al Milan,luci e ombre ma bacheca piena,sarà l’inizio di una seconda parte di carriera da 10 in provincia,prima Piacenza(2 salvezze in A) poi Brescia in B con immediata promozione quindi… arrivo a Genova come fiore all’occhiello della faraonica campagna acquisti di Luigi Dalla Costa.
È uno squadrone,sulla carta,quello consegnato nelle mani di Maciste Bolchi anche se alla prova del campo,appare un po’ compassato.
La stagione ovviamente non va come dovrebbe e pure la storia personale di Dalla Costa frana miseramente portandosi dietro il Genoa.
Il biennio di Stroppa in maglia rossoblu è in chiaro scuro,regala assist su calcio piazzato in buona quantità ma non prende mai davvero la squadra in mano.Con l’arrivo di Scoglio anche per lui arriva la scarica elettrica e il rendimento lievita fino al magic moment nel derby vinto 2-0 dove “giovannino “ segna il gol della sicurezza nel finale (mutarelli per l’1-0).59 presenze e 5 gol saranno i dati che passeremo alla storia.
Chi ha vissuto quelle tribolate stagioni non può non aver apprezzato la pulizia di tocco del giocatore,la sua grande serietà e la voglia comunque di riuscire a lasciare un segno nonostante il caos societario e i continui cambi di allenatore.
Rimane per me un bel ricordo soprattutto l’entusiasmo che portò il suo arrivo.
Fu un’estate di grandi aspettative verso quella rosa di giocatori e averlo vissuto con i miei amici ancora oggi mi fa felice e mi riporta solo belle sensazioni.
Emanuele De Filippi