Chi studia per conseguire la patente di guida ha ben presente il concetto di divieto di fermata.
Questo divieto prescrive l’arresto della corsa di un veicolo anche per brevi momenti.
A Parma il Genoa non deve fermarsi.
Una gara che dovrà consigliare a coloro che la preventivavano e pronosticavano come una scampagnata di ricredersi per due valide ragioni.
La prima è che con il Genoa le scampagnate si fanno solo a campionato concluso, e la seconda è che visti i ducali delle ultime gare non rappresentano certo una compagine materasso. Anzi.
Già da tempo cerco di mettere in guardia tutti coloro con i quali parli dal fatto di dare per scontato il risultato.
La squadra ritornata ad essere di D’Aversa, pareva con entrambi i piedi in cadettetia, ma le ultime prestazioni ed il calendario la possono vedere ancora artefice del suo proprio destino.
Kuko e compagni dovranno vedersela tra le altre con: Genoa, Benevento, Cagliari, Crotone, Torino ed all’ultima il fatebenefratelli.
Ciò vuol dire che delle undici restanti gare ne deve giocare cinque contro dirette concorrenti, due con Sassuolo e Sampdoria rispettivamente alla penultima ed all’ultima che credo nulla avranno da chiedere alla classifica.
Ciò non vuol dire che siano già salvi ma certamente che hanno il futuro nelle proprie mani.
Avendo ora un ritardo di soli tre punti (Granata permettendo) sulla quart’ultima piazza che vorrebbe dire salvezza, dopo la vittoria insperata di ieri contro la Roma, venerdì avranno il sangue agli occhi.
Continuo a pensare che sarà una gara difficile, forse difficilissima dalla quale sarei felice di prendere un punto.
Per carità questi ducali non sono il Barca, ma come sappiamo nel calcio contano le motivazioni e lo spirito.
Nelle ultime cinque gare, hanno perso a domicilio solo con l’Inter, vinto contro la Roma e pareggiato con Viola, Udinese e Spezia.
Con friulani e spezzini erano addirittura in vantaggio di due reti ed a Firenze stavano vincendo fino al novantaquattresimo.
Partita scorbutica, dura, spigolosa.
Da affrontare con attenzione non disdegnando di portare a casa la pellaccia.
Prendere un punto varrebbe doppio proprio perché conquistato contro una squadra che potrebbe ritornare ad essere una diretta concorrente.
Con buona pace dei puristi e dei “Noi siamo il Genoa ed a Parma si deve vincere”.
Luca Ferrari