4 punti in 6 partite, un calo per certi versi atteso e per altri un po’ amaro. Faccio un’analisi su alcuni aspetti.
CALCI PIAZZATI In una fase in cui il gioco di Ballardini non incide più come prima, i calci d’angolo e i calci di punizione, anche dalla trequarti, potrebbero fare la differenza, come spesso succede nel calcio del giorno d’oggi.
E invece, dopo 27 giornate, nessuno dei due allenatori stagionali (incluso quindi Maran) puo’ vantare un gol su corner/punizione, con la parziale eccezione della rete di Badelj da fuori area post corner col Verona.
Un dato inquietante, che tra l’altro trova continuità negli ultimi anni pur avendo specialisti come Gasperini e Juric. Inquietante al quadrato, perché manco pericolosi sono quei piazzati. Passare qualche ora a Multedo soltanto su questo fondamentale pare brutto?
ASSIST Faccio una premessa doverosa. Zappacosta ha una fisicità, un passo, piedi e un discreto fiuto del gol che Ghiglione non ha. Ma lancio una provocazione. Fossi in lui andrei umilmente a lezione di cross dalla sua riserva naturale. Perché Ghiglione ha nel suo piede l’abc dei traversoni, a partire da Roma l’anno scorso fino ad arrivare a Milan e Reggio Emilia in questo: 9 assist vincenti.
Zappacosta è fermo a uno (Crotone), e in generale tutti gli altri laterali viaggiano su questi limiti.
MENTALITA’ E’ tipico dell’ambiente genoano pensare di “vincere facile a Torino” dopo aver battuto il Napoili e di ritenere difficili quasi tutte le partite dopo aver pareggiato con il Verona. Ma il top lo hanno raggiunto Ballardini e i giocatori definendo, prima e dopo la recente partita, l’Udinese “una squadra fortissima”.
E allora andiamo un po’ a vedere il calendario delle ultime undici giornate (parentesi rispetto a un anno fa al momento il Genoa ha tre punti in più, potenziale finale a 42).
CALENDARIO Parma la prossima, non sarà la fortissima Udinese, ma come rosa al massimo ci passano la metà dei punti attuali di distacco. Fiorentina, se guardiamo l’organico (Vlaovic, Ribery, Callejon, Castrovilli, Bonaventura, Milenkovic, ecc) è fortissima come l’Udinese. Dopo ci saranno Juventus e Milan, che sono più forti della fortissima Udinese. Quindi, Benevento e Spezia, certamente più deboli dei friulani, e a seguire Lazio, Sassuolo, con maggiori qualità della “fortissima”; il Bologna che sarà forse più debole dell’Udinese ma non credo di molto, e infine il gran finale.
L’Atalanta che è molto più forte della sempre fortissima Udinese (ultimi dieci confronti, 4 pareggi e sei sconfitte!); e infine Cagliari in Sardegna, che, a oner del vero, se guardo al centrocampo e all’attacco, in generale alla rosa e non all’attuale classifica, tanto più debole della fortissima non mi sembra.
Quindi, che dire, caro mister e cari ragazzi, torniamo a considerarci noi “fortissimi”, perché altrimenti fatico a vedere quante partite potremo vincere da qui alla fine. E non ho intenzione di scoprire quant’è fortissimo il Cagliari nell’ultima giornata.
CLAUDIO BAR