Ep. 4
L’assurda presentazione del 1998.
A fine anni ’90 ed inizio 2000 andavano di moda le presentazioni all’americana, figlie un po’ del berlusconismo degli anni precedenti.
Qualche volta al Pio, qualche volta allo stadio.
Nel 1998, a Luglio, inspiegabilmente dentro al Politeama Genovese.
Nel 1998, come detto nel post su Sasa’ Soviero cambia tutto. Quel manipolo di carneadi viene presentato all’interno del maggiore teatro di Prosa cittadino, in un torrido pomeriggio.
Parti da Rivarolo con il 7. Hai un ricordo vago, non sai se prendi la metro o, come tua abitudine prendi il 20 a Sampierdarena, così, perchè ti piace il panorama periferico operoso.
Ma in un’oretta arrivi a Corvetto.
Lì c’é già una bolgia che levati.
Tifosi ovunque, riesci a sistemarti ai piedi della statua sovrastata dalle cascate del Chiossone.
Arrivano i tuoi amici ed al momento di entrare noti con stupore la compostezza di quella gente che si introduceva nel teatro con un garbo ed un aplomb quasi inglesi.
- uno era a petto nudo e con i pantaloncini del Genoa infilati tra le chiappe.
- ad uno cade il panino dalle mani, lo calpesta, e con una nonchalance regale lo tira’ su e lo mangia
- una coppia molto tenera entra con il cane che appena varca la soglia piazza una merda abnorme sulla moquette (l’alone É ancora li).
- cori e bestemmioni che in quel teatro non credo si siano mai più sentiti (a meno che non ci sia poi esibito Antonio Rezza).
All’interno del teatro 89 gradi farheneit. Cori. Forse qualche fumogeno. Salti. Tremolii. Senso di catastrofe imminente. Leggi di sicurezza totalmente bypassate. Ignoranza a fiumi.
Al decimo giocatore presentato credi di avere visto Roberto Baggio come nuovo acquisto, invece era solo Kevin Van Dessel.
Sembra l’alba di una nuova era.
Non lo sarà manco per sbaglio.
Mengo che ha rifiutato la Juve. Ametrano. Pasa. Vecchiola. Bettella. Luciano Saverio Van Kallen.Münch(idolo). Jean Christophe Marquet. Federico Giampaolo. Piovanelli. Tangorra. E poi lui. Bello come un venditore di porchetta alla festa dell’Unita’.
Mino Francioso.
Nascera’ tra quelle poltrone infuocate un amore per il centravanti più iconico della storia (quella sfigata, non quella lustrini e paillettes gasperiniana)recente del Genoa.
Ne parleremo presto
