Il caso Strootman arrivato all’indomani del derby e di uno scampolo di campionato tutto sommato tranquillo per il Genoa, ci riporta un po’ sulla terra, e ci sbatte nuovamente in faccia quello che andiamo in molti dicendo da tempo.
Proprio alla luce di un buon assetto di squadra, con un mister capace ed una tranquillità ritrovata, viene da chiedersi se sarà mai possibile per il genoano poter sognare di costruire qualcosa, anche di modesto ma comunque di sportivo nel Genoa. La sensazione che aleggia è che il terreno su cui si sta organizzando l’orto (per fare una similitudine a me cara, vista la mia passione di orticoltore dilettante) sia stato in precedenza inquinato da sversamenti chimici letali. Viene da pensare che il basamento su cui si costruisce ogni anno il Genoa sia irrimediabilmente minato da gestioni farsesche fatte di mancati pagamenti come PRASSI…. di mancate licenze, di noncuranza generalizzata e progettualità assente quando non addirittura volta a rimaner sempre traballante per non dover poi ottenere qualcosa.
Mi domando se sarà mai possibile mettere la dirigenza del Genoa di fronte a domande serie e circostanziate su questo modo di fare che oscilla tra la dimenticanza dolosa e il voluto mantenimento di un’incompiutezza funzionale al non arrivare mai a qualcosa di sportivamente ambizioso (nel limite delle nostre possibilità, ovviamente).
Riccardo Repetto