Il Genoa vince “ai punti” il Derby di ieri sera, ma giocare meglio o aver creato più occasioni non basta per racimolare i tre punti che sarebbero stati meritati. E questo mi dà noia.
Così come mi dà noia vedere due giocatori di classe superiore inventarsi un gol stupendo nato da due giocate di grande calcio per poi essere raggiunti da una facciata sul pallone data da un difensore basso e scarso.
Ed allora mi chiedo: cosa ci manca per poter vincere almeno quando che lo meritiamo?
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Davide Zappacosta, lanciato da un invito millimetrico di Kevin Strootman, seminava il panico nella retroguardia multicolor e segnava il gol del vantaggio, a coronare un’ora di bel gioco rossoblu e di pressione costante su un avversario che non riusciva nemmeno a pungere di rimessa.
Ma il grande sforzo fisico di tutta la nostra squadra avrebbe meritato supporto migliore dalla panchina, sia in termini di qualità dei ricambi, sia nelle scelte tattiche utili a riequilibrare una partita che stava vedendoci, nell’ultima mezz’ora, in debito di lucidità.
Lo Zio ha pensato che l’opzione migliore fosse sostituire gli attaccanti (che avevano dato probabilmente più di tutti i compagni visto il dispendioso compito affibbiatogli, fatto di continuo pressing alto e veloci scatti in avanti anche senza palla) inserendo due “seconde punte” che non davano riferimenti, abili tecnicamente a tenere palla e far salire i compagni, ma Pandev ormai non sembra più in grado di fare ciò che ci ha sempre fatto, mentre Pjaca è il classico giocatore del “vorrei ma non posso”, tutto fumo e poco arrosto.
In molti pensano che l’ingresso di Scamacca per Destro sarebbe stata la soluzione migliore, ma evidentemente Ballardini non vede assolutamente questo ragazzo …che comunque tre gol ai multicolor in questa stagione li ha già realizzati!
Ma se il calo fisico degli attaccanti è apparso maggiormente evidente, in realtà quello più dannoso ha riguardato i nostri centrocampisti, tre ottimi giocatori che quando hanno ossigeno nei polmoni e birra nelle gambe giocano di prepotenza contro qualsiasi avversario (o quasi).
Spesso Strootman e Zajc nella ripresa hanno degli evidenti cali fisici, ed è soprattutto qui che lo Zio non può fare molto per sostituire adeguatamente questi due ottimi calciatori!
Ieri è finalmente rientrato Cassata, che può essere il migliore vice-Zajc, però dopo tanti mesi di inattività sinceramente non so quando il giovane centrocampista nato a Sarzana potrà raggiungere uno stato di forma accettabile.
Melegoni non è sicuramente il vice Strootman perché ha tecnica e caratteristiche ben diverse dal campione olandese, mentre Behrami può solo dare un contributo di carattere e di agonismo, ovvero qualità che non bastano in certe partite per portare a casa i tre punti.
Ed allora cosa manca al Genoa per poter lucrare sul gol che, “di riffa o di raffa”, facciamo sempre?
Occorrerebbe tornare al “clean sheet”, alla porta inviolata, a non subire più reti!
Ecco cosa oggi, e sottolineo oggi, ci manca di più.
Ieri in molti hanno ululato nei confronti di Radovanovic per lo sfortunato rinvio che ha portato al corner del pareggio avversario, dimenticandosi della bellissima partita fatta da questo generoso giocatore sia in fase difensiva che di impostazione.
Una palla la possono a svirgolate tutti, persino i più grandi campioni!
Eppoi Rado ha solo regalato il calcio d’angolo, mica il gol del nano barbuto!
In questo caso le colpe le ha direttamente Strootman e complessivamente tutta la squadra, che si è piazzata malissimo sul corner, complice l’uscita di Destro che ha rivoluzionato le posizioni delle due linee predisposte per ribattere i calci d’angolo degli avversari.
PS: nel “Derby della Lanterna” c’è un instancabile nostro giocatore che ha vinto 9 duelli su 11, ha guadagnato 3 rimesse, ha fatto 2 intercettazioni e vinto 4 contrasti.
Se vi dicessi che ha fatto anche 1 gol capireste chi è.
Alè Genoa!
Sempre!
(Andrea Moresi)
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