Abbiamo sentito Flavio Bianchi ventenne attualmente in prestito alla Lucchese ma di proprietà del Genoa.
Flavio presentati per quei pochi che non ti conoscono.
“Sono arrivato a Genova quando avevo dieci anni ed ho fatto tutta la trafila nelle giovanili a parte un anno in prestito al Torino.
Ho avuto l’opportunità di fare qualche piccola esperienza anche in prima squadra come ad esempio una panchina nella partita contro l’Inter e un’amichevole contro la Carrarese dove mi sono tolto la soddisfazione di segnare un gol. ”
Passare dalla primavera alla serie C è stato uno stacco importante. Come lo stai vivendo?
” Si, passare dal campionato primavera alla serie C, è stato un salto importante, ma anche in questa categoria mi trovo molto bene mi impegno e cerco di dare sempre il massimo”
Ventidue presenze, otto gol.
“Si, tenendo conto che ho saltato tre gare per il COVID, e due per infortunio, le altre le ho giocate tutte ed ho fatto otto gol che sono un discreto bottino ma non voglio certo fermarmi.”
Sul fronte dell’attacco puoi fare entrambi i ruoli di prima o seconda punta, a Lucca come ti stanno impiegando?
“Qui giochiamo un 352 ed io gioco da seconda punta. Giostro intorno ad una prima dal fisico strutturato, cerco di girargli intorno, andare in profondità ma anche galleggiare tra le linee venendo a prendermi il pallone per poi giocarlo.”
Sei un giocatore molto dotato tecnicamente ma non ti manca certo la corsa
” Veramente su me stesso non voglio esprimere giudizi in quanto ad abilità tecniche, ma posso confermare che mi piace molto giocare con la palla ed anche a livello fisico cerco sempre di dare il massimo.”
L’obiettivo di stagione suppongo sia la salvezza; con il mister che rapporto hai?
“Si, come squadra stiamo lottando per la salvezza e cerchiamo di raggiungere l’obiettivo anche se sarà molto complicato.
Durante la stagione a livello di guida tecnica c’è stato il cambio in corsa, siamo passati da Monaco che è stato esonerato e dopo sette partite è arrivato Giovanni Lopez con il quale ho un grande rapporto in quanto è una persona eccezionale; lavora bene e soprattutto se ha da dire qualcosa te lo dice in faccia. Lo apprezzo perché è uomo molto schietto e competente.”
Le tue prospettive per il futuro?
“Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Grifone, il sogno sarebbe poter esordire a Marassi con la maglia rossoblù.
Sono in prestito secco ma per il momento non penso altro che all’obiettivo della Lucchese.
Per il mercato c’è il mio agente che eventualmente parlerà con la società. Tuttavia ribadisco che ora sono assolutamente concentrato su questa stagione e sugli obiettivi della Lucchese.”
Chi sono per te Chiappino e Sbravati?
“Chiappino mi ha allenato per parecchi anni, due anni negli allievi ed altrettanti in primavera. Con lui ho un rapporto fantastico.
A livello giovanile è un guru, ha vinto molto in categoria e mi ha insegnato tanto.
Anche da Sbravati ho imparato tanto. Direi che con tutti ho avuto un ottimo rapporto che conservo nel mio cuore.
Devo veramente ringraziare tutto l’ambiente Genoa.”
Siamo alla vigilia del derby, partita che a Genova è importante……
“Io sono un tifoso ed un professionista.
Come calciatore ne ho vissuti alcuni e ricordo come, quella che anticipa la gara, sia una settimana molto particolare; ti passano molte cose per la testa, pensi alla partita e ti concentri per dare il meglio anche per poter poi sfottere gli altri. Logicamente sempre in maniera amichevole.
Per quanto riguarda il tifo, il derby della Lanterna è uno tra i più belli se non il più bello d’Italia. Si sente la storia.
Lo vedrò in TV facendo un gran tifo, fortunatamente giocherò contro l’Albinoleffe nel pomeriggio e ciò mi permetterà di poterla vedere.”
Il tuo sogno nel cassetto?
“Giocando al calcio l’obiettivo di tutti è esordire in serie A. Farlo con il Genoa, magari giocando per traguardi importanti sarebbe il massimo: il vero sogno nel mio personale cassetto.”
Vi posso assicurare che sono stati dieci minuti di chiacchierata molto belli.
Flavio, pur essendo un classe duemila, dimostra di essere un ragazzo serio e con la testa sul collo.
Gli auguriamo il meglio per la sua carriera e, perché, no? Un futuro tinte rossoblù.
Luca Ferrari