Sull’altalena dei risultati di ieri, ci stiamo pian piano avvicinando all’odierno match di S. Siro.
Un tanto brutto, quanto pieno di gol, pari tra lo Spezia ed il Parma; una meritata vittoria del Bologna contro una Lazio rimasta a Roma a scrollarsi di dosso le macerie della disfatta championsara contro i bavaresi, ed un pareggio tra la Juventus ed il sempre più quadrato Verona infarcito di ex rossoblù.
Se la gara tra i felsinei ed i capitolini è una classica sliding doors che si sviluppa tra il penalty maldestramente fallito da Immobile ed il gol del vantaggio marcato un minuto dopo da Mbaye, il pari tra gli estremi liguri ed il Parma, che qualche anno fa qualcuno della piovosa città di confine avrebbe voluto vedere come un derby regionale, è il manifesto del “voglio ma non posso”.
Due squadre povere di gioco che si rincorrono come il gatto ed il cane.
L’esatto specchio della gara di andata dove questa volta la parte della lepre ha provato a farla il Parma finendo poi per essere accomodato su un letto di patate arrostite. Almeno per metà.
Una vittoria che avrebbe permesso a D’aversa di rendere questo finale di stagione in poco più movimentato.
Se, invece, la vittoria avesse arriso al presuntuodo ed ondultatorio Spezia, la compagine di Italiano sarebbe saltata a piè pari verso una graduatoria più che lusinghieri e quasi tranquillizzante.
Cuoriosità: questo scialbo pareggio è maturato tra le due belle di Torriglia della panchina rossoblù: Italiano e D’aversa.
Silla sfida che ha concluso la giornata di anticipi di ieri, non si può che apprezzare una volta in più, come il Verona giochi al calcio e sia in un periodo di forma pazzesco.
Juventus disposta quasi a piacimento dagli scaligeri
e risultato di parità che sta strettino, come un maglione di lana lavato in lavatrice, proprio alla squadra di Romeo e Giulietta.
Da Romeo a Romelu, il viaggio è corto come andare dal Bentegodi al Meazza, teatro oggi pomeriggio di quella che sarà una …… annunciata.
Luca Ferrari
IERI
