Sulla carta una partita senza storia. L’Inter è la più accreditata squadra per la vittoria dello scudetto e gioca con l’entusiasmo di chi ha stravinto il derby.
Effettivamente contro i cugini rossoneri, affrontati nello scorso turno di campionato, hanno dominato e vinto con pieno merito la gara.
Domenica, ore quindici in una scala del calcio desolatamente vuota, i ragazzi di Ballardini scenderanno in campo per rovinare la festa della capolista con un occhio al derby distante soli tre giorni.
La beneamata, a cui mancherà l’esterno marocchino Hakimi, è squadra molto forte che imposta su ritmo, classe e forza fisica, ogni sua gara.
Ora che Conte ha trovato una collocazione all’ex oggetto misterioso Erikssen e che è riuscito a coinvolgere anche Perisic spedito in “esilio” la stagione scorsa, ha raggiunto la piena quadratura di un cerchio che pareva non del tutto chiuso.
Il Grifone dal canto suo, sa di non aver nulla da perdere e può contare anche su una certa serenità di classifica.
Evidentemente ci sono i presupposti per giocare la gara, anche in considerazione del ricordo dell’ultimo appuntamento a Marassi, quando Martinez e compagni hanno vinto solo nella ripresa.
Mission impossible, probabilmente, ma giusto provarci.
La testa sarà certamente a Milano, mentre il cuore già rivolto alla stracittadina di mercoledì.
Ma questa è altra storia e suggestione, alla quale cominceranno a pensare dalle diciassette di domenica.
Prima testa e tacchetti rivolti a Lukaku.