È arrivato il giorno più triste.
Abbiamo salutato il nostro amico Andrea.
Quando l’ho visto adagiato in quella piccola cassa bianca, ho capito che su questa terra non lo vedrò più.
Andrea è un mio piccolo eroe.
Mi ha insegnato a soffrire con dignità, a vivere con il sorriso anche se poteva solo immaginare ciò che lo circondava.
Dopo undici interventi chirurgici, dopo mesi trascorsi in ospedale vivendo sulla sua giovane pelle situazioni che posso solo lontanamente immaginare, ha deciso di vincere la morte.
Non voglio pensare che si sia arreso perché gli eroi non si arrendono.
Credetemi quando parlo di Andrea non riesco a descrivere il bimbo che era.
Per questo dico che mi ha insegnato a vivere.
Quando ricevevo una sua chiamata o un semplice messaggio, ero felice perché lo immaginavo libero da quei maledetti tubi che spesso lo cingevano.
Ora sei volato via. Hai lasciato un vuoto tremendo nella tua meravigliosa famiglia.
Poter abbracciare questi due splendidi amici, che sento come fratelli, è un privilegio che mi tengo stretto.
Voglio bene a loro, ai loro figli.
Ora inizia un’altra, l’ennesima, vita per loro.
Andrea ci manchi ma, sappiamo che un giorno ci rivedremo.
Un grande ringraziamento lo devo a tutti coloro che hanno espresso un sentimento, un commento di vicinanza un sentimento di amore per Andrea in altri post che ho pubblicato.
Un sincero grazie. Vsono debitore.
Andrea vi ringrazia, io vi ringrazio.
È bello sapere che al mondo ci sia gente che sappia cosa sia il sentimento dell’empatia.
Ciao Andrea, mio piccolo grande amico, insegnante di vita.
Ti voglio un mondo di bene.
Fino al giorno in cui ci rivedrem.
Luca Ferrari