È l’ex Biondini in splendida forma quello che ieri ha consegnato il premio quale calciatore del mese a Destro. Un premio meritato e non inaspettato.
Certo, se qualsiasi persona fosse stata sulla luna fino ad ieri, penserebbe ad un errore, ad uno scambio di persona. Invece, no.
Mattia Destro è in grande spolvero.
Tutto nasce dalla sua voglia di rivincita, di ritagliarsi nuovamente un posto nel calcio che conta; così decide di decurtati l’ingombrante ingaggio, mettersi a dieta e ricominciare la stagione in sordina ma pronto a voler, e soprattutto volersi, dimostrare che giocare a calcio sia proprio come andare in bicicletta, una volta che lo sai fare non te ne dimentichi più.
Ed ecco, allora, che partendo come quarta, quinta punta, pian piano, ha scalato posizioni e gerarchie ed ora di lui si parla anche per un possibile(?) futuro in nazionale.
Certo, l’Italia è strapiena di CT o presunti tali, e l’opinione pubblica deve per forza di cose, soprattutto negli anni di mondiali ed europei, “eleggere” il nuovo Paolo Rossi o Salvatore Schillaci.
Nessuno ad oggi, nemmeno il nostro, si sognerebbe di poter pensare veramente di concorrere per strappare una convocazione per l’estate azzurra.
La vita, però, è piena di sorprese e favole che qualche volta si tramutano in incredibili realtà; ed allora perché anche Destro non potrebbe esserne protagonista?
Certo, tutto passa dal campo e dai sedici metri avversari, ma la continuità che un ragazzo maturo, a proposito come cambia la vita quando si può godere delle gioie della paternità!!, come ormai è Mattia, dev’essere caratteristica primaria e fondamentale sulla strada irta e piena di concorrenti come quella che porta dritta a Coverciano.
I banchi di prova saranno le prestazioni con il Genoa, da distillate gara dopo gara, impegno dopo impegno, allenamento dopo allenamento.
Il Mattia Destro attuale, ci porta ragionevolmente a pensare che abbia fatto pace con il gioco del pallone.
Da enfant prodige a brocco mostruoso. Dal Milan e Roma alle panchine di Bologna e Genova.
Di strada ne ha fatta il ragazzo ora uomo.
Ora si tratta di continuare che poi è la cosa più difficile.
E poi, quel premio……
Luca Ferrari