TUTTI I RETROSCENA DEL COLPO STROOTMAN
Lunedì 5 gennaio, sera.
Messaggio. Luca: “Cla, mi dice xxxx che tra giovedì/venerdì il Genoa chiude per un grande centrocampista, resteremo stupefatti”. “La fonte è affidabile, l’anno scorso aveva saputo di Soumaoro”. C: “Bella notizia, comunque mi informo”.
Martedì 6, C: “Lu, a me risulta, che il Genoa non è fermo sul mercato e sta per fare qualche operazione”. Mercoledì 7 C: “Luca, dal mondo degli operatori di mercato mi confermano un colpaccio a centrocampo”. Giovedì 8, la sera dell’attesa “il centrocampista ha già giocato in Italia”. Venerdì 9, ore 17 messaggio da L:” è quasi fatta, prova a indovinare, già alla Roma”. Gli indovinelli non fanno per me, ma un giro di orizzonte mi fa capire che è Kevin Strootman. “Io non scrivo niente, tu neanche”. Va bene, una promessa è una promessa. Alle 23 Di Marzio annuncia il ritorno dell’ex romanista in Italia. Tutto fatto, tutto bello? Quasi. Il weekend fila liscio, ma il lunedì 12, pomeriggio, Villas Boas allenatore dell’Olimpique Marsiglia, ammanta un velo di incertezza sull’arrivo di Strootman al Genoa. “Ma cosa succede?” “Qualche perplessità sulle condizioni fisiche, ha fatto le visite in Francia, ma sono rumors”. Intanto, radio mercato gracchia. “Se non fanno Strootman, il centrocampista arriverà da un filone amico”. Lunedì sera, Luca: “tutto a posto, domani a Genova”. Martedì h 13, mi arriva la conferma da altra fonte ben informata “Lu, alle 17.30 atterra al Colombo”. Scenderà, con un volo privato, mascherina genoana d’ordinanza, alle 17.50.