Un tempo per uno non fa male a nessuno e porta un più uno alle rispettive classifiche.
Quella che si è giocata questa sera all’Atleti azzurri d’Italia, è stata una gara dai due volti.
Il primo tempo è un mongolo a totale predominio rossoblù con buone trame, pressing e chiusura delle linee di passaggio sulle giocate orobiche.
Il tutto fa tre occasioni da rete limpide per il Genoa contro le zero dei temuti padroni di casa.
La squadra di mister Gasperini è stata in assoluta balia del gioco fraseggiato lungo corto del Grifone.
Nella ripresa, invece, il copione si inverte, come in un piano inclinato la palla è sempre solo quasi nella metà campo custodita e (ben) difesa dalle coraggiose truppe del Generale Romagnolo.
Atalanta a far gioco e Grifone rintanato nella propria metà campo che non riesce a ripartire.
Il risultato di tanto possesso, è un palo colpito da Hateboer, qualche mischia e undici viaggi dalla bandierina senza successo alcuno.
Inutile dire come questo per gli uomini di un sempre ispirato Ballardini, sia un punto importante.
Un punto double faces, di tecnica, invenzione e buone trame nella prima frazione, e di battaglia e rottura nella ripresa.
Ottimo l’inserimento di un calciatore universale come Strootman che ha garantito quantità e qualità alla mediana rossoblù.
Per quanto concerne le prestazioni buone quelle di tutta la compagnie genovese. Una menzione per i singoli: ottime le prestazioni di Czyborra (in crescita di partita in partita), Strootman, Shomurodov (al quale, se vogliamo fare un piccolo appunto, manca l’istinto da bomber) e Pjaca; superlativi Badelj ed il capitano, spesso additato, Mimmo Criscito.
Negli orobici, a dire il vero stasera un poco in ombra come collettivo, una menzione per gli esterni Gossens, Hateboer e per il centrale difensivo Palomino.
Chiudo con una domanda semi seria.
Ma che partita ha visto mister Gasperini?
Luca Ferrari